La danza e il ballo dall’Antica Grecia fino ai nostri giorni!

L’associazione Omnibus ancora una volta, dopo il primo successo con i balli moderni e contemporanei a Marsala nel mese di Giugno 2016, lancia un nuovo successo per fare riflettere tutti, soci e non, ballerini e non, sulla danza e il ballo giorno 11 Febbraio 2017 ore 20.30 presso la Sala Soleado di Fulgatore(Trapani)con maestri di danza e di ballo d’eccezione. La danza é nata prima del ballo ed è un insieme di mosse ritmiche del corpo verso l’esterno.
Essa, fin dalla nascita dell’Antica civiltà Greca, ha avuto dapprima largo impiego nelle pratiche religiose per attrarre i benefici degli Dei e della natura (es. durante le feste Baccanali e le feste a Erice in onore della dea Venere, le anagogie e catagogie), poi con la nascita della commedia e della tragedia, la danza veniva praticata dai coreuti, posti nella parte semicircolare del teatro greco chiamata “orchestra” dove tutti insieme si muovevano per trasmettere visivamente il significato della scena tragica o comica rappresentata.
Nel Medioevo, la danza messa al bando dall’autorità ecclesiastica perché ritenuta portatrice di costumi sconci, era più utilizzata per motivi rituali nelle Chiese e nei luoghi di culto con movimenti lenti e accompagnata dal canto corale. Nelle corti regie c’era il giullare ad allietare con la danza chiamata “carola” che si svolgeva con tutti i danzanti messi a cerchio e tenendosi per mano i quali giravano intorno al tavolo dei cortigiani.
Nel Rinascimento, la danza invece assume i caratteri della compostezza, della serietà nei passi enei, movimenti propri di ogni nobile cortigiano che cerca di esaltare l’equilibro dell’uomo perfettibile con la natura Perfetta. A partire dal 1600 nasce e si diffonde invece, il ballo classico, quale nuovo stile lanciato dal re Sole Luigi XIV, presente in gran parte di opere teatrali denominate tragédie-ballet, la comédie-ballet, l’opéra-ballet e caratterizato non da mosse ritmiche ma da passi organizzati e movimenti delimitati in piccole aree di superficie.
Nel Settecento, secolo dell’Illuminismo, il ballo assume rispetto dalla leggiadria della danza classica rinascimentale, aspetti molto tecnici al punto tale che si parla di “virtuosismo tecnico” quale capacità di ciascun ballerino e ballerina di compiere movimenti eleganti e complessi, per liberarsi dal peso delle vestiti ingombranti e indirizzarsi verso l’imitazione di suoni naturali generati dalla musica classica dell’epoca.
Nel corso del milleottocento, invece, si diffonde il balletto romantico, caratterizzato dalla purezza geometrica dei movimenti e dalla loro bellezza plastica.
Un celebre esempio è il balletto romantico introdotto da Petipa in Russia in cui l’ideatore pensa di realizzare una visione spettacolare del balletto indipendentemente dalla severità del dramma.
I balli del 1900 sono invece caratterizzati da libertà di forma e di espressione in cui il ballerino e ballerina esprimono al meglio il loro stato d’animo. Ne sono un esempio i salti del boogie woogie e del rock and roll, il twist , il surf e la samba del Brasile per arrivare ai balli caraibici dei nostri giorni (salsa, bachata, merengue) e la zumba in cui il salto unitamente al movimento controllato degli arti denota un misto tra ballo e fitness.Di seguito alcune foto della serata di sabato 11 Febbraio 2017 a Fulgatore:

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